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Le radici storiche

 

Dal punto di vista giuridico, il Comune di Santa Maria di Licodia è di recente istituzione (1841). Per la comprensione del territorio esso va inserito in quella fascia urbanizzata che comprende Paternò, Santa Maria di Licodia, Biancavilla e Adrano.
Questo gruppo di insediamenti, di antichissima origine, risale alle prime comunità di cui si ha notizie sull'Etna, come le città siculo-greche di Adranon e Mendolito e la più antica e tanto discussa, città di Inessa-Aetna, ai confini dell'odierna Licodia.
L'odierna Licodia è di origine medievale, essa, infatti, nasce attorno al monastero fatto erigere nel 1143 da Simone conte di Policastro, nipote del gran Conte Ruggero, monastero donato ai padri benedettini insieme alle terre contigue, con l'obbligo di renderle fruttuose e promovendovi la costruzione di un casale.
Allora le terre erano coltivate prevalentemente a vigneto, nelle contrade Tre Cisterne-Feudo Cavaliere, e a seminativi arborati consociati a piante d'ulivi nella restante parte del territorio, tranne piccoli orti attorno al monastero che erano coltivati a frutteti e ortaggi.
Il monastero è stato il polo attorno al quale, per successive aggregazioni spontanee, si è venuto a formare l'antico borgo, Licodia Vetus (1200-1300).
Gli studi più attuali ipotizzano che l'Abbazia fu una "Signoria Monastica".
La successiva espansione, Licodia Nova, avviene nei secoli XIV-XVI nella parte a Nord-Est del vecchio monastero, ricostruito piùa monte, non più di cento piedi dal primo, nel 1356 "Ove l'aria era più salubre...".
Un notevole incremento urbanistico, si è verificato dopo il periodo borbonico, espandendosi il paese, verso Est con maglia quadrata, sviluppo forzatamente indotto dai limiti naturali, vale a dire dal costone lavico.
Erano gli anni in cui faceva la sua prima comparsa l'arancia; l'impianto, prima sperimentale in alcuni orti, diventò poi, (dopo l'innalzamento a Comune indipendente da Paternò), coltura sistematica, anche se ancora privilegiata, da parte di pochi ma grandi latifondisti pilota.
Negli anni dopo l'ultima guerra, la crescita del paese è avvenuta al limitare del balzo, sul pianoro lavico soprastante. L'ulteriore crescita urbanistica verso Est del paese, ha decentrato il vecchio polo nato attorno all'ex sede abbazia.